L’evento, al quale prenderanno parte il Presidente del Parlamento Europeo, Jerzy Buzek, i rappresentanti delle istituzioni comunitarie, il Presidente del Comitato delle Regioni, Mercedes Bresso, e molti dei 1.400 Sindaci italiani che hanno aderito al programma per la riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020, sarà l’occasione per firmare simbolicamente il Patto, dopo l’adesione formale che i singoli Comuni hanno perfezionato attraverso l’approvazione di un’apposita delibera del Consiglio comunale. Un passaggio simbolico, ma comunque di enorme valore. Soprattutto per un Paese come l’Italia che, grazie all’impegno di Aiccre e del Ministero dell’Ambiente, è quello che in Europa ha registrato di gran lunga il più alto numero di adesioni tra gli oltre 3 mila Enti locali che hanno già formalmente “sposato” l’iniziativa. Il Patto dei sindaci rappresenta il più importante strumento per coinvolgere gli Enti locali nella lotta all’inquinamento, e prevede l’adozione di una serie di interventi organici per ridurre le emissioni e promuovere l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili. A Basiglio, il comune del quale sono Sindaco, le politiche che abbiamo adottato negli ultimi anni vanno proprio in questa direzione. Basti pensare alla realizzazione della prima struttura pubblica polifunzionale costruita secondo i principi della bioarchitettura (la Casa della danza e della musica) e alla riqualificazione della mensa scolastica, che verrà convertita all’energia pulita. Ma anche alla valorizzazione dei prodotti a chilometro zero, e alle tante altre piccole e grandi iniziative che il Comune propone per sensibilizzare i cittadini sui temi ambientali”. Pur essendo alle prese con le difficoltà economiche, le città firmatarie del Patto dei Sindaci sono comunque riuscite a destinare oltre 40 miliardi di euro per lo sviluppo di energie sostenibili. Partendo dall’impegno politico del sindaco che sottoscrive il Patto dei Sindaci, le città investono in un programma ambizioso di azioni locali per l’energia sostenibile. Si adoperano per dare ai propri cittadini migliori condizioni di vita, avvantaggiare l’economia locale e creare nuovi posti di lavoro. I finanziamenti europei, quali i fondi strutturali, devono svolgere un ruolo importante nell’agevolare lo sviluppo delle energie sostenibili a livello locale. Le città hanno bisogno dei mezzi economici per sfoderare il proprio potenziale, per frenare il cambiamento climatico e incoraggiare la ripresa economica in Europa
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