Le reazioni
“Viviamo nel paradosso per cui noi che stiamo risolvendo i problemi subiamo la condanna per fatti determinati da chi non ha saputo gestire e ha creato disastri”, commenta il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. “Le sentenze vanno rispettate e le sentenze arrivano sempre dopo che i fatti sono accaduti. È importante però che le “fotografie” che hanno determinato questa sentenza non ci siano più. A noi tocca convincere la comunità internazionale che le cose stanno cambiando e che da parte di questa amministrazione c’è tutto l’impegno”. “Sapevamo di aver ereditato un disastro. Siamo al lavoro per superare questi venti anni di ritardi e inadempienze”, afferma in una nota l’assessore all’ambiente della Regione Campania Giovanni Romano. “La Corte condanna la vecchia incapacità di gestire adeguatamente l’emergenza e chi ha saputo dire solo no, ponendo veti con una visione solamente ideologica – sottolinea – questa è una fase nuova che deve essere necessariamente caratterizzata dai ‘si’ e dagli interventi strutturali. Siamo sulla strada giusta, grazie alla collaborazione in atto tra tutte le istituzioni”. In una nota il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro sottolinea invece che “la condanna della Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo arriva in un brutto momento. Non vorrei che l’Unione Europea che deve decidere sulla procedura d’infrazione fosse condizionata da questo provvedimento che risponde a tempi e logiche di giudizio completamente diversi, trattando l’analisi di un periodo che va dal 1994 al 2009. Da quei tempi le cose sono notevolmente cambiate. C’è piena sinergia tra le istituzioni e si stanno facendo passi avanti concreti per dare all’area metropolitana di Napoli ed a tutta la Campania un piano di gestione per la raccolta dei rifiuti finalmente credibile ed in linea con le normative europee”. “La condanna all’Italia rimarca l’urgenza del governo, ma anche l’impegno del Ministro Clini, nel coinvolgere i riferimenti territoriali e istituzionali, in primis regione, provincia e comuni, per fronteggiare in maniera risolutiva il problema dei rifiuti in Campania”, dichiara il senatore del Pd Enzo De Luca, vicepresidente della Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti. “È la dimostrazione, come abbiamo sempre denunciato, che l’emergenza non è affatto terminata. Ovviamente, ci auguriamo che questo ennesimo provvedimento rispetto alla Campania dia una accelerazione all’approvazione definitiva, da parte della regione, del piano rifiuti. Occorre inoltre lasciare ai comuni la competenza sulla riscossione dei tributi ambientali e sulla raccolta dei rifiuti; evitare di isolare sempre di più gli enti locali, esponendoli alle infiltrazioni della criminalità organizzata, come dimostrano le inchieste in corso, una piaga che deve essere definitivamente curata”. Infine, ha sottolineato De Luca, “abbiamo auspicato, e continuiamo a farlo con forza, un accordo politico e istituzionale in materia di gestione dei rifiuti. Le gravi vicende del recente passato, che hanno portato a strumentalizzare l’emergenza rifiuti in occasione delle campagne elettorali, non devono ripetersi mai più. È ora di affrontare la gestione del ciclo dei rifiuti in una cornice normativa compiuta, che tuteli la materia. A tale proposito, auspichiamo l’approvazione definitiva al Senato del disegno di legge quadro in materia di gestione integrata dei rifiuti, incentivazione della raccolta differenziata e lotta allo smaltimento illegale, ora in fase conclusiva nella commissione ambiente di Palazzo Madama”.
Italia condannata per la monnezza
Dalla Corte dei diritti dellUomo pollice verso alla gestione dei rifiuti nel caso Campania. Le amministrazioni attuali si difendono: Una eredità del passato
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