Decreto fiscale, Imu leggera

Viaggio negli emendamenti proposti al Senato: esenzioni per gli immobili di proprietà del comune e abolizione della nuova imposta per gli alloggi degli istituti autonomi case popolari. Anche l’Anci caldeggia integrazioni

20 Marzo 2012
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Esenzioni dall’Imu gli immobili di proprietà del comune e abolizione della nuova imposta per gli alloggi degli istituti autonomi case popolari. È la richiesta del Pd contenuta in un emendamento al dl semplificazioni fiscali (d.l. 2.3.2012, n. 16, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento ) presentata alle Commissioni bilancio e finanze del senato. È il Terzo Polo, invece, ad avere presentato la richiesta di esentare dall’Imu i fabbricati rurali posti in zona di montagna funzionali all’azienda agricola, come ad esempio le stalle. Correzioni ed integrazioni alla disciplina dell’IMU sono anche le principali finalità degli emendamenti che l’Anci ha proposto al decreto, fatti propri e quindi presentati da diversi senatori. Oltre alla disciplina dell’Imu altre richieste di correzione presentate dall’Associazione dei comuni riguardano il patto di stabilità, i pagamenti dei debiti commerciali pregressi, la rimodulazione della percentuale di indebitamento, la tesoreria unica e l’autonomia organizzativa. Un mini-condono per chiudere le liti fiscali di valore non superiore a 100mila euro chiede invece Esteban Juan Caselli (Pdl) con lo scopo di “ridurre il contenzioso tributario”. La chiusura del contenzioso avverrebbe attraverso il pagamento di 150 euro se il valore della lite è di importo fino a 2mila euro e il pagamento del 10% del valore della lite per importi che vanno da 2mila euro fino a 100mila euro. Le liti fiscali di valore non superiore a 100mila euro “in cui è parte l’Agenzia delle entrate, nonché dei soggetti abilitati alla riscossione, liquidazione e accertamento di tutte le entrate degli enti locali, pendenti dalla data del primo ottobre 2011 dinanzi alle commissioni tributarie o al giudice ordinario in ogni grado del giudizio e anche a seguito di rinvio, possono essere definite – recita il testo dell’emendamento – a domanda del soggetto che ha proposto l’atto introduttivo del giudizio, con il pagamento delle seguenti somme: se il valore della lite è di importo fino a 2mila euro: 150 euro; se il valore della lite è di importo superiore a 2mila euro, il 10% del valore della lite”. Tra le altre richieste, il rinvio di cinque mesi delle gare per concessioni scommesse e poker “live”, accompagnato da colpo di spugna su betting Exchange e tassa per le scommesse sportive e sconto sulle maxi penali New slot. Emendamenti sui quali il Governo avrebbe informalmente già dato un parere positivo. Di tutt’altra natura il no alla formazione di liste selettive dei commercianti segnalati per non aver emesso gli scontrini richiesto da uno schieramento bipartisan, con cinque emendamenti al decreto (1 Pdl, 1 Lega e 3 del Pd) dove si chiede di sopprimere il comma 8 dell’articolo 8 del provvedimento. Il comma 8 dell’articolo 8 del provvedimento prevede forme di controllo più stringenti nei confronti di soggetti più volte segnalati al fisco per violazione di obblighi inerenti al rilasci di scontrini, ricevute fiscali e documenti certificativi dei corrispettivi. Si autorizza l’Agenzia delle entrate ad elaborare liste selettive da usare per i controlli dei contribuenti che sono stati segnalati ripetutamente in forma non anonima. In seconda battuta, Pdl, Pd e Carroccio chiedono di modificare il comma 8 per rendere la norma più soft: non basta che i commercianti siano stati segnalati per inserirli nelle black list ma è necessario che le violazioni siano state “constatate”. In serata però il colpo di scena: il Pd ha ritirato i propri emendamenti sul punto perché, hanno precisato in una nota i capogruppo in commissione Bilancio e Finanze Mauro Agostini e Giuliano Barbolini, il Pd sta dalla parte della lotta all’evasione e le modifiche proposte non si sarebbero ben conciliate. Sette poi gli emendamenti per chiedere denaro e aiuti per enti locali e imprese danneggiati dalle nevicate dello scorso febbraio. Gli emendamenti portano tutti la firma dei senatori di Coesione nazionale. Presentata anche una richiesta di modifica che interessa nello specifico i comuni delle Marche danneggiati da eccezionali eventi atmosferici. E per finire, il senatore del Pd Giuliano Barbolini ha presentato un emendamento (il numero 8.38) che ricalca la proposta lanciata pochi giorni fa dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, del cosiddetto “bollino blu” per i commercianti onesti nei confronti del fisco, un certificato per i commercianti attestante il rispetto degli obblighi fiscali da utilizzare nei “rapporti con la clientela”. “Allo scopo di promuovere il rispetto dell’obbligazione fiscale – si legge nell’emendamento – l’Agenzia delle entrate, in via sperimentale, può rilasciare agli esercenti a cui si applicano gli studi di settore, in regola con le obbligazioni fiscali, “un appositocertificato attestante il rispetto delle obbligazioni fiscali”. Il certificato – si legge ancora nella proposta emendativa – “potrà essere utilizzato ai fini di comunicazione dei rapporti con la clientela”. E dovrebbe interessare i commercianti contribuenti con un fatturato inferiore a un milione di euro.

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