Stop al divieto della certificazione dei debiti della pubblica amministrazione verso le imprese per le regioni con piani di rientro dai deficit sanitari. Lo prevede un
emendamento al decreto-legge sulla spending review (decreto-legge 7 maggio 2012, n. 52, recante disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica) firmato dai relatori, Gilberto Pichetto Fratin (Pdl) e Francesco Sanna (Pd) all’esame delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato. L’emendamento prevede che il divieto di certificazione dovrà riferirsi solo ai debiti che gravano sul bilancio degli enti del servizio sanitario nazionale nelle regioni sottoposte a piano di rientro. Presentati anche altri due emendamenti, con il primo dei quali viene previsto che il Commissario straordinario per la spending review, nominato dal governo, possa avvalersi durante il suo operato della collaborazione della Guardia di finanza. La seconda richiesta di modifica prevede lo stop al contributo forfetario nel caso di gare predisposte dalle amministrazioni pubbliche e per le quali sono stati chiesti pareri a DigitPA sulle funzioni. Il dl per la spending review dovrà essere approvato entro martedi’ 5 giugno quando è previsto il suo approdo nell’aula del Senato. Sull’emendamento è anche arrivato l’ok del governo, come ha annunciato in aula a Montecitorio, rispondendo al question time, il viceministro per l’Economia, Vittorio Grilli (anche se vi sono stati dei dubbi espresis dalla Commissione bilancio). Positive le reazioni soprattutto nel Centrodestra. “Sulle compensazioni dei crediti delle imprese verso la pubblica amministrazione vince la linea del Popolo della libertà e di Alfano, che per primo aveva chiesto interventi in tal senso”, si legge in una nota del capogruppo del pdl al Senato, Maurizio Gasparri. “Una vittoria del buonsenso e del Pdl”, fanno eco Cosimo Gallo e Luigi D’Ambrosio Lettieri, senatori del Pdl,. “Il buonsenso – proseguono – è quello dimostrato dai relatori al provvedimento sulla spending review che hanno giustamente voluto estendere la compensazione dei crediti anche alle imprese delle regioni soggette a piano di rientro del debito sanitario, rimuovendo un divieto che penalizzava le imprese della Puglia e di altre regioni”. L’emendamento presentato dai relatori del Pdl e del Pd nelle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato, “che prevede che i crediti delle aziende vantati verso le Regioni sottoposte ai piani di rientro potranno essere certificati, va nella giusta direzione, come da noi piu’ volte fortemente auspicato”, dichiara Aurelio Regina Presidente di Confindustria Lazio. Tale emendamento, prosegue Regina, rappresenta “certamente un passo in avanti visto il momento di grave difficoltà economica in cui versano le aziende”. Questo emendamento, continua il presidente di Confindustria Lazio, va a sanare una palese e “ingiusta discriminazione che colpiva le aziende creditrici nei confronti della p.a. delle regioni sottoposte al piano di rientro ed è chiaramente un atto dovuto verso le imprese che in queste regioni sono già penalizzate da un’Irap molto pesante. “È essenziale però – conclude Aurelio Regina – che l’ emendamento intervenga anche sui crediti vantati dalle aziende nei confronti degli enti del Servizio Sanitario Nazionale, crediti che ammontano a circa la metà di tutti i debiti della pubblica amministrazione”.
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