Con 247 voti favorevoli, 11 contrari e 4 astensioni, il Senato ha dato ieri il via libera definitivo al disegno di legge di conversione del decreto-legge relativo agli eventi sismici in Emilia, Lombardia e Veneto (n. 74 del 2012), come trasmesso dalla Camera, sul quale il Governo, nel pomeriggio del 31 luglio aveva posto la questione di fiducia. Ma la partita potrebbe non chiudersi qui. “Desidero dire che sicuramente sarà necessario un secondo provvedimento di passaggio alla ricostruzione vera e propria”, aveva detto il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Giampaolo D’Andrea, prendendo la parola in Aula all’atto della posizione della fiducia. Con il decreto, ha aggiunto D’Andrea, “abbiamo voluto assicurare quanto era necessario e dare sbocco alle domande delle popolazioni interessate. Desidero accogliere positivamente la sollecitazione di accedere alla Banca di sviluppo del Consiglio di Europa. Il governo non lascerà nulla di intentato per allargare plafond delle risorse disponibili”. “Non abbiamo potuto accogliere la proroga dei provvedimenti di carattere finanziario e fiscale, speriamo ci siano le condizioni di poterlo fare nei successivi provvedimenti di governo. Così come non abbiamo potuto affrontare questione patto stabilità dei comuni. Faremo, su questo, una riflessione molto approfondita”, ha aggiunto spiegando di trovare “ardito l’argomento che solleva dubbi sulla modalità di copertura finanziaria scelta per mettere in moto meccanismo di sei miliardi di credito di imposta, come fosse cosa della quale poter sottovalutare l’effetto”. Infine: “Starei piu’ attento a fare il confronto tra i cronoprogrammi di questo e dei terremoti precedenti”. Nel frattempo nelle zone colpite in maggio dal sisma non si sta con le mani in mano. Circa 1.500 moduli affittati consentiranno a 8mila studenti di iniziare regolarmente il prossimo anno scolastico in attesa della riparazione delle scuole danneggiate, in modo lieve, dal terremoto. Le aree sono state localizzate in due ordinanze del presidente della Regione Emilia Romagna e Commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani, con cui si approva la procedura per l’acquisizione in locazione di prefabbricati modulari scolastici, nei casi in cui si prevedono lavori di sistemazione che richiedono non oltre nove mesi di tempo. Trenta le aree individuate di cui 7 in comuni del ferrarese (tre a Sant’Agostino, Vigarano Mainarda, due a Ferrara, Cento); 6 in comuni del bolognese (quattro a Crevalcore, San Giovanni in Persiceto e Budrio); 15 in comuni del modenese (tre a Carpi, Cavezzo, Bomporto, due a Finale Emilia, San Felice sul Panaro, due a San Prospero, Medolla, San Possidonio e tre a Mirandola) e 2 nei comuni reggiani di Guastalla e Reggiolo. Le risorse per questo intervento ammontano a 21,5 milioni e comprendono il canone di locazione dei moduli (durata 9 mesi) comprensivo degli oneri di progettazione, la realizzazione del basamento, la sistemazione dei piazzali, le opere di urbanizzazione primaria, il trasporto, la manutenzione e l’eventuale ripristino alla condizione originaria dell’area di pertinenza. La Regione Emilia-Romagna e l’Agenzia delle entrate stanno inoltre lavorando per riuscire ad anticipare al 1 settembre l’erogazione dei fondi destinati alla ricostruzione post terremoto. “Abbiamo ottenuto un risultato molto importante per i nostri cittadini, un contributo fino a 6 miliardi per gli interventi di ricostruzione, riparazione e ripristino delle abitazioni civili e dei macchinari e degli immobili ad uso produttivo. Il provvedimento è stato approvato al Senato all’interno del decreto sulla spending review, e abbiamo la piena convinzione che sarà approvato anche dalla Camera”, ha affermato il commissario delegato alla ricostruzione, che è poi lo stesso Errani, a margine dell’incontro con i sindaci dei comuni terremotati che si è svolto ieri a Bologna, e a cui ha partecipato anche il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera. “I cittadini riceveranno un contributo a fondo perduto per una somma pari all’80% del danno più le risorse necessarie per l’adeguamento alle norme anti sismiche – ha spiegato Errani – Il contributo sarà erogato dalle banche convenzionate direttamente ai privati interessati, senza costi aggiuntivi, con il procedere dei lavori sulla base degli stati di avanzamento”. Il presidente ha letto ai presenti qualche passaggio della lettera del ministro dell’Economia Vittorio Grilli, che conferma l’impegno del Governo per le popolazioni colpite dal sisma. “Il provvedimento troverà applicazione pratica una volta convertito il decreto sulla spending review – ha confermato da canto suo Befera – con due provvedimenti, uno del direttore delle Agenzie delle Entrate, che stabilisce modalità e criteri per utilizzare quel credito d’imposta, e un protocollo d’intesa tra i presidenti commissari e l’associazione bancaria, per tutte le modalità di utilizzo di questi 6 miliardi. Stiamo lavorando per riuscire ad anticipare la disponibilità delle risorse dal 1° gennaio 2013 al 1° settembre 2012. Inoltre – ha aggiunto – nello stesso provvedimento è prevista un’ulteriore proroga di 6 mesi dei termini di prescrizione e di decadenza delle attività di controllo dell’agenzia delle entrate, che saranno ripristinate solo a marzo 2013”.
Terremoto, sì al d.l. ma non basta
Il Senato ha convertito in legge il decreto sul sisma in Emilia, Lombardia e Veneto. Ma il Governo preannuncia nuovi interventi, anche sul patto di stabilità. Intanto partono le misure urgenti per le scuole e i controlli fiscali riprenderanno da marzo 2013
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