Matteo Renzi verso la presidenza del’Anci, l’associazione dei comuni italiani. O almeno il sindaco di Firenze sarebbe in pole position nella rosa dei favoriti. Mentre per la Banca d’Italia la soluzione più probabile al momento sembrerebbe quella della successione interna. E lo stesso per l’Istat la cui presidenza resta vacante dopo la nomina di Enrico Giovannini al Lavoro. Ma l’ultima parola spetta al Governo. Per quanto riguarda il nuovo leader dell’associazione dei sindaci, dopo l’uscita di Graziano Delrio ora Ministro per gli affari regionali, da più parti secondo i primi cittadini (voci che vengono dal Pd ma anche da Pdl e Lega) il sindaco di Firenze avrebbe “tutti i titoli” per presiedere l’associazione grazie anche e soprattutto alla sua capacità “di unire”, visto che l’Anci prende le sue decisioni all’unanimità. In termini più generali – si fa notare – non è la prima volta che un presidente dell’associazione viene chiamato alla responsabilità di un ministero: infatti negli anno scorsi Enzo Bianco alla guida dell’associazione dovette lasciare il suo incarico perché chiamato a far parte come ministro di un governo.
Per procedere ora si convocherà o un congresso nazionale (a luglio) che però vorrebbe dire rinnovare tutte le cariche, oppure un’assemblea nazionale dei delegati (circa 800) che nominerebbe il solo presidente. Per via Nazionale la soluzione più probabile al momento appare quella interna. C’é da trovare infatti un nuovo direttore generale e in pole ci sarebbero Salvatore Rossi, nominato da Mario Draghi segretario generale anche con deleghe nuove, facendone, de facto, un ‘ministro degli esteri’ dell’istituto centrale e membro del Direttorio per i problemi della politica economica e Fabio Panetta, autore di alcuni fra i più importanti studi e ricerche della Banca negli ultimi anni. Infine l’Istat: per l’uscita di Giovannini molti i nomi che circolano. Tra questi in pole ci potrebbe essere quello di Gian Paolo Oneto, a capo della Direzione centrale della contabilità nazionale. Ma molti sono i nomi anche degli altri colleghi delle altre direzioni. L’ultima parola comunque spetterà al Governo. Infine tra le sostituzioni da fare quella del sindaco di Padova dopo la nomina di Flavio Zannonato allo Sviluppo economico.
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