Agenda digitale: valutazione annua dei progressi compiuti nell’UE

18 Giugno 2013
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Stando alla valutazione dell’Agenda digitale pubblicata la settimana scorsa dalla Commissione, i cittadini europei dispongono ormai di reti e servizi digitali di base, ma i problemi esistenti nel settore europeo delle telecomunicazioni e sui mercati del digitale impediscono loro di beneficiare pienamente dei principali vantaggi della rivoluzione digitale in atto.

Nel corso dell’anno la Commissione adotterà proposte di provvedimenti concreti rispondendo all’invito del Consiglio europeo di creare un mercato unico delle telecomunicazioni per risolvere i problemi nuovamente confermati dai dati odierni.
Neelie Kroes ha dichiarato: “Mi rallegro che oggi internet sia disponibile praticamente in tutta l’UE nella sua configurazione di base, ma non possiamo permetterci di restare indietro. Dai dati odierni emerge con chiarezza che il problema principale di quest’anno è stata la mancanza di investimenti nelle reti ultraveloci e che ancora non esiste un vero mercato unico delle telecomunicazioni. Il problema è chiaro e altrettanto chiara sarà la nostra risposta, che presenta un pacchetto di misure per il mercato unico delle telecomunicazioni.”
Ecco alcuni dei dati principali evidenziati nella valutazione dell’Agenda digitale della Commissione europea.

Progressi nella diffusione di internet

  1. La banda larga di base è presente praticamente ovunque in Europa – le connessioni via satellite sono migliorate e contribuiscono a collegare il 4,5% della popolazione che non ha accesso alla banda larga di base su rete fissa. La Commissione si impegna ora a migliorare il ricorso al satellite laddove esso permetta di colmare le lacune residue.

  2. La banda larga veloce raggiunge oggi la metà della popolazione – il 54% dei cittadini dell’Unione dispongono della banda larga a velocità superiore a 30 Mb/s.

  3. L’accesso a internet è sempre più mobile – il 36% dei cittadini dell’Unione si connette a internet a partire da un computer portatile o da un dispositivo mobile (l’accesso a partire da cellulari è passato dal 7% del 2008 al 27% nel 2012). Nel giro di un solo anno è triplicata la copertura della telefonia mobile di quarta generazione (LTE) che è passata al 26%.

Aspetti problematici

  1. Solo il 2% delle famiglie è abbonato alla banda larga ultraveloce (sopra i 100 Mb/s), ben al di sotto dell’obiettivo del 50% entro il 2020.

  2. La metà dei cittadini dell’UE possiede competenze digitali scarse o inesistenti – nell’ultimo anno non è migliorato né il numero né il livello delle competenze degli utenti di TIC. Il 40% delle imprese che assumono o cercano di assumere specialisti informatici hanno difficoltà e si prevede che il numero di posti vacanti per specialisti nelle TIC continuerà a crescere per raggiungere ben 900 000 posti entro il 2015. Per cercare di colmare questa lacuna la Grande coalizione per l’occupazione nel digitale, creata recentemente, avvierà azioni mirate.

Altri dati

  1. Sempre più persone utilizzano internet – la percentuale di cittadini dell’UE che non hanno mai usato internet è ormai in costante calo (è scesa di 2 punti percentuali al 22%); tuttavia circa 100 milioni di cittadini dell’UE non hanno mai usato internet perché sostengono che costa troppo, che non sono interessati o che non sanno farlo.

  2. Il 70% della popolazione oggi usa internet regolarmente almeno una volta la settimana, contro il 67% dell’anno scorso; tra le fasce sfavorite della popolazione il 54% usa internet regolarmente (rispetto al 51% dell’anno scorso).

  3. Nel 2012 i prezzi del roaming sono scesi, almeno di 5 eurocent, soprattutto dopo l’adozione del regolamento sul roaming il 1° luglio 2012.

  4. Il commercio elettronico è in costante crescita, ma non a livello transfrontaliero – il 45% dei cittadini usa internet per comprare beni e servizi (con un leggero incremento rispetto al 43% di un anno fa), ma ben pochi comprano all’estero.

  5. La maggior parte delle imprese e dei cittadini usa i servizi dell’amministrazione in linea – si tratta dell’87% delle imprese, mentre per i cittadini la percentuale è salita al 44% rispetto all’anno scorso (aumento in entrambi i casi di tre punti percentuali).

  6. Le spese per la ricerca sono leggermente aumentate nonostante i vincoli di bilancio. Gli investimenti pubblici in R&S nel settore delle TIC sono aumentati dell’1,8%, ossia di 122 milioni di euro, per arrivare a 6,9 miliardi di euro; sono aumentati anche gli investimenti privati nelle TIC, ma una crescita del 2,7% non è bastata a recuperare il calo dello scorso anno.

Contesto
La Commissione europea intende creare un contesto normativo e imprenditoriale favorevole alla concorrenza e agli investimenti sui mercati della tecnologia digitale in Europa.
La valutazione dell’Agenda digitale del 2013 esamina i progressi compiuti a livello europeo e nazionale per raggiungere tale obiettivo, analizzando le 78 azioni previste dall’Agenda digitale per la Commissione e le 23 azioni previste per gli Stati membri. La relazione si basa sui dati del 2012.
Per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda digitale, nel biennio 2012-13 sono state presentate importanti proposte come ad esempio:

  1. Il 19 dicembre 2012 la Commissione europea ha adottato orientamenti riveduti relativi all’applicazione delle regole UE sugli aiuti di Stato nel settore della banda larga, che prevedono in particolare un rafforzamento degli obblighi di accesso aperto e norme più stringenti in materia di trasparenza.

  2. Il 7 febbraio 2013 la Commissione ha adottato una strategia sulla cibersicurezza dal titolo “Un ciberspazio aperto e sicuro”, che rappresenta la visione globale dell’UE sul modo migliore di prevenire e reagire alle ciberperturbazioni e agli attacchi informatici.

  3. Contemporaneamente la Commissione ha adottato una proposta di direttiva sulla sicurezza delle reti e dell’informazione, quale componente fondamentale della strategia complessiva, che richiede a tutti gli Stati membri e ai principali operatori di internet e di infrastrutture critiche di garantire un ambiente digitale sicuro e degno di fiducia nell’intera Unione.

  4. Il 4 marzo 2013 la Commissione ha avviato la Grande coalizione per l’occupazione nel digitale, ossia un partenariato tra svariate parti interessate per affrontare il problema dei numerosissimi posti di lavoro vacanti per specialisti nelle TIC.

  5. Il 26 marzo 2013 la Commissione ha adottato una proposta di regolamento sulla riduzione dei costi delle opere di ingegneria civile che rappresentano fino all’80% dei costi di installazione di reti a banda larga. Evitando di duplicare inutilmente i lavori di scavo, il progetto di regolamento della Commissione potrebbe far risparmiare dai 40 ai 60 miliardi di euro o fino al 30% dei costi totali di investimento.

Finora la Commissione ha portato a termine 55 azioni previste dall’Agenda digitale, mentre 10 di esse sono o rischiano di essere in ritardo. Si prevede che le altre 36 azioni, di cui sono responsabili rispettivamente la Commissione o gli Stati membri, saranno completate entro i termini.

(Fonte: Commissione europea)

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