30 km/h in città: Londra come Parigi?

1 Luglio 2013
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Parigi ha appena annunciato la rivoluzione dei 30 km/h e il contagio è cominciato: Londra non vuole restare indietro, e annuncia un piano di limitazione della velocità per le strade residenziali entro il 2020. Secondo quando riportato dai giornali locali, il Comune sarebbe pronto ad estendere l’attuale percentuale di zone 30 – che ammonta oggi a circa il 19% delle strade urbane – alla quasi totalità delle vie di Londra, con la sola esclusione delle arterie ad alto scorrimento, che resterebbero percorribili ad una velocità massima di 40 e 50 miglia all’ora. Un’utopia? Non secondo Isabel Dedring, già direttrice di Transport for London e ora responsabile dei trasporti per la City. “Sono convinta che andrà a finire come capitò con il divieto di fumo nei locali. Nessuno lo riteneva possibile finché non è successo”. 

La riduzione della velocità ai 30km/h era già caldamente sponsorizzata dal SindacoBoris Johnson all’interno del suo piano d’azione “Safe Streets for London”, in cui illustrava tutti i benefici che ne avrebbero ricavato i cittadini in termini di sicurezza stradale, scorrimento del traffico e incentivo all’uso di mezzi più economici, salutari e a impatto zero: le biciclette, di cui il sindaco è un instancabile sostenitore, e i vecchipiedi, mai abbastanza presi in considerazione. 

Il problema sarà convincere i distretti amministrativi, ai quali, almeno per ora, spetta la decisione finale. Ma se storicamente i boroughs inglesi si erano sempre dimostrati tutt’altro che entusiasti all’idea, a quanto pare oggi qualcosa sta cominciando a cambiare. Il distretto di Islington ha già imposto i 20 miglia all’ora su tutte le strade dal marzo di quest’anno e altri distretti, come Camden, si stanno già organizzando per dare il via ad una consultazione pubblica. Nessuno voleva essere il solo a dire che avrebbe rallentato gli automobilisti, ma l’aria sta cambiando e perfino negli ambienti più ostili ai 20 miglia all’ora, come nei distretti periferici, si comincia a riconoscere la necessità di distinguere fra le strade ad alto scorrimento e quelle residenziali. Un effetto a cascata che finirà per coinvolgere tutta Londra, secondo Isabel Dedring.“Io vivo a Camden, in una zona residenziale. E francamente avere queste piccole stradine di città con le auto che sfrecciano come bombe è abbastanza ridicolo”.

(Fonte: Eco dalle Città)

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