Dismissione partecipate: Anci chiede una proroga

Fassino scrive a Delrio chiedendo una proroga, almeno al 31 dicembre 2013, per l’obbligo di dismissione delle partecipate dai comuni con meno di 30.000 abitanti

11 Settembre 2013
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Piero Fassino ha inviato una lettera al Ministro per gli affari regionali, Graziano Delrio, in cui chiede di prevedere una proroga, almeno al 31 dicembre 2013, per l’obbligo di dismissione, mediante liquidazione o cessione delle partecipazioni, da avviare entro il 30 settembre 2013, delle società partecipate dai comuni aventi popolazione inferiore a 30.000 abitanti, previsto dal d.l. 78/2010.

Dopo aver ricordato che tale norma “ancorché modificata più volte negli anni, continua a presentare diverse problematiche, tanto da essere oggetto di pareri interpretativi delle diverse sezioni regionali della Corte dei conti”, Fassino sottolinea che tali problematiche derivano dal fatto che la norma “non tiene conto né della specificità di alcuni settori (ad esempio distribuzione del gas, farmacie e gestione reti ed impianti comunali), che dovrebbero essere esclusi dall’applicazione della stessa, né delle ripercussioni negative sui bilanci comunali e sui lavoratori, derivanti dall’obbligatorietà a dismettere entro una data imposta”.

“In merito a quest’ultimo aspetto – evidenzia – la succitata imminente scadenza, unitamente al quadro poco chiaro, rende, di fatto, controverso avvalersi delle importanti e specifiche disposizioni contenute nel d.l. 101/2013 che prevedono la possibile attivazione della mobilità fra il personale delle società partecipate dalla p.a.”
Da qui la richiesta del Presidente dell’ANCI di prorogare il termine di entrata in vigore della norma sottolineando il fatto che resta evidente “la necessità di una revisione della norma in questione che consenta di preservare le specificità settoriali, inclusa la gestione dei servizi pubblici locali”.

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