Sì della Camera al decreto Terra dei Fuochi, ora passa al Senato

Orlando, è riscossa per terra martoriata

3 Febbraio 2014
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Sì dell’Aula della Camera venerdì scorso al decreto-legge emergenza ambientale, che contiene interventi per la Terra dei fuochi e l’Ilva. Il testo, che è stato approvato a Montecitorio con 268 sì, 2 no e 15 astenuti, passa al Senato che ha solo una decina di giorni per convertirlo. Sel si è astenuta.
Il Ministro dell’ambiente Andrea Orlando afferma che “è stato migliorato dal Parlamento un provvedimento che per la prima volta interviene in una zona martoriata da sversamenti abusivi. Si tratta di una risposta non solo di repressione ma anche di rigenerazione di un territorio per la riscossa di un territorio che ha già pagato tanto, troppo”.
Nuovi strumenti alla Magistratura per combattere i roghi di rifiuti, accelerazione delle bonifiche, mappatura dei terreni inquinati, uso dell’esercito a scopo di sorveglianza, screening sanitario gratuito per Campania e Puglia, e risorse per l’adeguamento ambientale dell’Ilva. Rimangono fissi i paletti su cui si poggia l’ossatura del decreto sulle emergenze ambientali ed industriali (cosiddetto Terra dei fuochi, ma che dispone anche sull’Ilva) che ha avuto il via libera da Montecitorio.
Il presidente della Commissione ambiente della Camera, Ermete Realacci rileva che con questo provvedimento “le istituzioni danno una risposta forte contro illegalità e ecomafia, a tutela del diritto alla salute dei cittadini e a difesa dell’ambiente”.
Il d.l. (9 articoli), che scade il 10 febbraio, dovrà ora affrontare l’iter a Palazzo Madama, dove non dovrebbe esser modificato visti i tempi stretti per la decadenza. Era approdato in Assemblea a Montecitorio profondamente modificato, sotto alcuni aspetti, dalla Commissione ambiente, e rafforzato nella parte sanitaria nonché per quella Ilva. Anche l’Aula ha apportato modifiche approvando alcuni emendamenti. Per la parte dedicata alla sanità – oltre all’implementazione dello studio ‘Sentieri’ sulle aree inquinate – per Campania (area Napoli e Caserta) e Puglia (comuni di Taranto e Statte) ci saranno a disposizione 25 milioni di euro all’anno per il 2014-2015; 50 milioni in totale per screening gratuiti. La proposta prevede il coinvolgimento dell’Istituto superiore di sanità.
Quanto alla parte dedicata alla Terra dei fuochi, viene introdotto il reato di combustione dei rifiuti, si istituisce un Fondo ad hoc (Fondo unico giustizia) alimentato dalla confisca dei beni provenienti dalle attività della criminalità organizzata e dai guadagni legati agli eco-reati per reperire risorse per le bonifiche; si prevedono accelerazione sul risanamento ambientale, mappatura dei terreni per distinguere le aree contaminate da quelle ‘sane’, disposizione di alcuni vincoli sui terreni ‘bollinati’ (come per il ‘no food’ e piante per la fitodepurazione (un emendamento approvato dall’Aula dopo una riformulazione visto che la proposta prevedeva la possibilità di piantare anche canapa indiana), più trasparenza per i cittadini, lo stop a nuovi commissari, maggior sostegno alla filiera agricola campana. Poi, l’esercito, con 850 unità, a presidio del territorio potrà essere impiegato soltanto per un anno (l’emendamento è stato approvato in Aula).
Per la parte Ilva, viene disposta la possibilità di un aumento di capitale per reperire le risorse per l’attuazione dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia). In questo modo, l’aumento del capitale sociale servirà per pagare l’attuazione dell’Aia (in cambio vengono offerte azioni). Viene configurata anche la possibilità di richiedere le risorse necessarie per il risanamento ambientale direttamente alla famiglia Riva. Altra possibilità per l’Ilva, nel caso in cui non si riescano a reperire le risorse entro il 2014 il commissario potrà chiedere le somme sottoposte a sequestro penale.

(Fonte: Ansa)

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