Destinazione Italia è legge, via libera del Senato

Anche bonus libri e stop alle cartelle esattoriali di imprese creditrici con la p.a

20 Febbraio 2014
Modifica zoom
100%

Risparmi in bolletta per 850 milioni di euro, incentivi alla lettura, misure per favorire il credito alle pmi, crediti d’imposta per ricerca e sviluppo. Il pacchetto “Destinazione Italia” è stato approvato definitivamente ieri al Senato – con 121 voti a favore e 91 contro – ed è ora diventato legge. Tra i contenuti molte norme che vanno incontro soprattutto alle piccole e medie imprese e alle famiglie, dalle quali però manca il “piatto forte” degli sconti sull’Rc Auto, cassati alla Camera.

RISPARMI IN BOLLETTA: il decreto, che finirà oggi in Aula a Palazzo Montecitorio, come novità principale presenta un taglio di 850 milioni delle bollette elettriche, che dovrebbe andare soprattutto a vantaggio delle imprese. Il provvedimento, come ha spiegato il Ministro dello sviluppo Flavio Zanonato nel consiglio dei ministri di dicembre che aveva approvato il testo, punta ad allungare di sette anni, su base volontaria, il periodo di godimento degli incentivi da parte dei produttori di energia rinnovabile, che tanto pesano in bolletta: con questa variazione si punta a un risparmio di almeno 700 milioni (il testo la definisce una stima “prudente”). A questi si aggiungono 150 milioni del cosiddetto “ritiro dedicato”, ossia del prezzo che paga il Gse per l’energia derivante da impianti rinnovabili di potenza fino a 10 MW.

BUONO-LIBRI: risparmi in vista, poi, anche per chi frequenta le librerie. Il governo mette a disposizione un fondo di 50 milioni di euro per gli anni dal 2014 al 2016 per l’acquisto di libri. Cambia la formulazione originaria: adesso le scuole superiori distribuiranno agli studenti i voucher per l’acquisto di libri non di testo con uno sconto del 19% e le librerie recupereranno lo sconto agli studenti in sede di dichiarazione d’imposta.

SOSPESE CARTELLE IMPRESE CON CREDITI P.A: Dopo l’entrata in vigore della compensazione debiti-crediti con la p.a, arriva l’emendamento che per quest’anno prevede la sospensione anche delle cartelle esattoriali ”a favore delle imprese titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, per somministrazione, forniture, appalti e servizi anche professionali maturati nei confronti della p.a. e certificati, qualora la somma iscritta a ruolo sia inferiore o pari al credito vantato”.

NO AUMENTO ACCISE BIRRA: salta l’aumento delle accise sulla birra, previsto dal primo marzo 2014.

CREDITO D’IMPOSTA: tornando alle misure dirette alle imprese, il decreto offre un credito d’imposta per la ricerca e lo sviluppo: il tetto è di 200 milioni e ciascun beneficiario (purché abbia fatturato annuo sotto i 500 milioni) può goderne fino a un massimo annuale di 2,5 milioni. Vengono poi introdotti voucher da 10mila euro per la digitalizzazione delle imprese, nonché la possibilità di emettere mini-bond per aggirare il credit crunch.

CRISI INDUSTRIALI: una serie di norme è dedicata alla riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale e per le bonifiche dei siti di interesse nazionale (Zanonato ha citato per esempio Porto Marghera).

INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: capitolo a parte, con il Fondo per la promozione degli scambi che cresce di 22,5 milioni nel 2014, e alle facilitazioni per le start up innovative che vogliano sbarcare da noi, con l’apertura delle dogane 24 ore su 24 e agevolazioni per i visti.

FONDO DANNI NO-TAV: spunta il fondo per il risarcimento delle imprese danneggiate dagli attacchi No-Tav, con un emendamento “a sostegno delle imprese impegnate nella realizzazione di infrastrutture strategiche che subiscano il danneggiamento di materiali, attrezzature e beni strumentali in conseguenza di atti non colposi commessi al fine di ostacolare o rallentare l’esecuzione delle opere”.

MUTUI A TASSO ZERO: vengono esteri anche all’imprenditorialità giovanile e femminile e fra i progetti rientrano anche le iniziative nel commercio e nel turismo.

(Fonte: Ansa)

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento