Tra il 2011 e il 2012 l’Italia è in Europa il paese che, dopo l’Ungheria, ha conosciuto l’aumento maggiore della tassazione rispetto al pil, passando dal 42,4% al 44%. L’Italia si situa così al sesto posto in Ue della classifica dell’imposizione fiscale. E’ quanto emerge dai dati Eurostat.
La maggior fonte di gettito nel 2012 nei Paesi europei viene dalle tasse sul lavoro (51%), poi da quelle sui consumi (28,5%) infine da quella sul capitale (20,8%). La tassazione più elevata sul lavoro si registra in Svezia (58,6%), Olanda (57,5%), Austria (57,4%) e Germania (56,6%). In Italia, sempre nel 2012, era al 51,1%. Tassi sotto il 40% si vedono solo in Bulgaria (32,9%), Malta (34,6%), Cipro (37,1%) e Regno Unito (38,9%).
Per quanto riguarda le tasse sui consumi, in Italia sono tra le più basse d’Europa: 24,7% come in Francia, più basse solo in Belgio al 23,7%. Le più elevate tasse sul capitale, fonte di gettito molto bassa tra i 28 Stati europei, si trovano in Lussemburgo (27,5%), Regno Unito (27,4%), Malta (26,6%) e Cipro (26,1%). In Italia sono al 24,2%.
(Fonte: Ansa)
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