Spending Review, Cottarelli avvisa: se le somme recuperate vengono spese, impossibile il calo delle tasse

Il Commissario alla spending review lancia l’allarme, porta ad esempio i pensionamenti della scuola del decreto p.a. ”Già impegnati futuri risparmi per 1,6 mld”

31 Luglio 2014
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“Il totale delle risorse che sono state spese prima di essere state risparmiate […] ammonta ora a 1,6 miliardi per il 2015”. Appaiono quasi come un ultimo sfogo le parole apparse ieri sul blog del Commissario Carlo Cottarelli che definisce “una situazione paradossale” quella in cui la revisione della spesa (futura) “viene utilizzata per facilitare l’introduzione di nuove spese”.

Cottarelli “sta per lasciare”
Parole di malcontento rispetto agli ostacoli incontrati di volta in volta alla “sua” spending review, che assumono ancora più significato con la voce che circola in queste ore, per cui Cottarelli starebbe per lasciare. Secondo il sito Il Ghirlandaio, diretto da Claudio Sonzogno, che cita “fonti bene informate”, il Commissario  – nominato da Enrico Letta – sarebbe pronto a rimettere il suo mandato nelle mani del Presidente del Consiglio.

I dissidi con Renzi
Due visioni dei tagli alla spesa diverse, secondo le voci in circolazione, sarebbero alla base del divorzio tra Cottarelli e Renzi. Il consigliere economico del premier, Yoram Gutgeld, dovrebbe prendere il posto del Commissario attuale.
Tra i dissensi, l’approvazione ieri – da parte della Camera – di un emendamento alla riforma della pubblica amministrazione. Il testo offre come copertura ai costi di prepensionamento di 4mila dipendenti pubblici, i fondi recuperati con la revisione della spesa.
Una pratica condannata da Cottarelli, perché tutti i soldi pubblici recuperati dal taglio delle spese devono “servire poi ad un taglio delle tasse per i cittadini”.

Commento sul blog
E ancora nel suo intervento sul blog: “Se si utilizzano risorse provenienti da risparmi sulla spesa per aumentare la spesa stessa – ha spiegato chiaramente – il risparmio non potrà essere utilizzato per ridurre la tassazione su lavoro”.

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