È stato registrato dalla Corte dei conti, in data 11 marzo 2011, il d.P.C.M. che definisce i criteri di utilizzo e modalità di gestione delle risorse del fondo di mobilità, cioè destinato al miglioramento dell’allocazione del personale presso le pubbliche amministrazioni, di cui all’art. 30 del d.lgs. 165/2001.
Le procedure di mobilità finanziata con il fondo di mobilità sono dette speciali e vi si può ricorrere solo nei seguenti casi:
a) a fronte di specifiche disposizioni di legge;
b) in caso di mobilità funzionale, ove previsto il ricorso al fondo, cioè per garantire l’esercizio delle funzioni istituzionali da parte delle amministrazioni che presentano carenze di organico;
c) in caso di mobilità volontaria e mobilità obbligatoria, purché riconducibili alla fattispecie della mobilità neutrale per la finanza pubblica, laddove, in relazione ad una conclamata carenza di personale, con oggettivi effetti sul regolare funzionamento degli uffici, è necessario reclutare un consistente numero di dipendenti pubblici con riflessi contabili, in termini di oneri, significativi e non piena disponibilità di risorse finanziarie nel proprio bilancio.
La mobilità finanziata con il fondo è consentita nei limiti della disponibilità del fondo stesso naturalmente, ma non è ammesso il suo utilizzo nei casi di:
a) mobilità da finanziare con le risorse per le assunzioni;
b) mobilità volontaria sperimentale, salvo quanto previsto dalla lettera c) del comma 2;
c) mobilità d’ufficio;
d) mobilità preliminare all’indizione di pubblici concorsi.
> DPCM di definizione dei criteri di utilizzo e modalità di gestione delle risorse del fondo
On line l’applicativo per la ricognizione dei posti da destinare alla ricollocazione del personale coinvolto nei processi di mobilità
È in linea l’applicativo a supporto delle procedure di mobilità del personale.
L’applicativo consente di acquisire dalle amministrazioni pubbliche la disponibilità di posti, tenendo conto delle risorse finanziarie destinate, per gli anni 2015 e 2016, alle assunzioni di personale a tempo indeterminato, al netto di quelle finalizzate all’assunzione dei vincitori di concorsi pubblici, ed è realizzata secondo le indicazioni derivanti dalla:
- circolare n. 1/2015 del Ministro per la semplificazione e pubblica amministrazione e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie adottata, per attuare i processi di mobilità del personale degli enti di area vasta, ai sensi dell’articolo 1, commi 424 e 425, della legge di stabilità 2015;
- estensione prevista per il personale della Croce rossa italiana, ai sensi dell’articolo 7, comma 2-bis, del d.l. 192/2014, convertito dalla legge 11/2015.
L’applicativo è raggiungibile all’indirizzo http://www.mobilita.gov.it/.
La prima fase avviata prevede una scheda di rilevazione per inserire, entro il 13 aprile 2015, le informazioni relative a:
A) dotazione organica;
B) unità di personale a tempo indeterminato e a tempo determinato;
C) unità di personale cessato nel 2014;
D) previsioni di cessazione per l’anno 2015 e l’anno 2016;
E) numero di posti destinato ai vincitori collocati nelle graduatorie vigenti di concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato di ciascuna amministrazione.
Nei prossimi giorni saranno rese accessibili altre funzionalità necessarie per l’inserimento dei dati relativi alla programmazione completa dei fabbisogni delle amministrazioni interessate con riferimento ai rispettivi ordinamenti.
Le amministrazioni, per poter accedere al sistema, dovranno registrarsi sull’applicativo al fine di ottenere le apposite credenziali di accesso che saranno inviate via mail all’indirizzo del referente individuato dell’amministrazione.
Per informazioni ed assistenza si potrà contattare il desk tecnico attraverso il numero telefonico 06/82888782 dalle ore 9.30 alle ore 13.30, oppure scrivere ai seguenti indirizzi di posta elettronica: helpdesk@mobilitapa.it e info@pec.mobilita.gov.it.
Eventuali quesiti di carattere normativo potranno essere inviati all’indirizzo di posta elettronica segreteriauorcc@funzionepubblica.it.
Si precisa che, con la rilevazione in oggetto, le amministrazioni pubbliche adempiono anche all’obbligo di comunicazione di cui all’articolo 33, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in merito alle eventuale presenza di situazioni di soprannumero o comunque di eccedenze di personale.
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