Decreto enti locali, governo e ANCI sono al lavoro

Il DL dovrebbe arrivare in Cdm le prossime settimane. I nodi da sciogliere: ricostituzione del fondo perequativo, IMU agricola, tagli città metropolitane

17 Aprile 2015
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Da ieri sono stati attivati tavoli tecnici tra Comuni e governo: l’obiettivo è di chiuderli positivamente entro una settimana per poter inserire le soluzioni individuate nel decreto enti locali in arrivo in Cdm nelle prossime settimane. Lo ha confermato il presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, riferendo alla stampa di un incontro avvenuto mercoledì scorso tra la delegazione di sindaci metropolitani e il Ministero dell’Economia.

Il confronto ha riguardato:

  • la ricostituzione del fondo perequativo per compensare i comuni penalizzati nel gettito dal passaggio dall’Imu alla Tasi;
  • l’Imu agricola, con meccanismi di compensazione per i comuni, soprattutto piccoli e medi che hanno vasti territori agricoli;
  • la necessità di avere una maggiore flessibilità sulla gestione del sistema di contabilità.

Su questo ultimo punto l’Anci ha richiesto di usare gli avanzi di bilancio o i proventi delle dismissioni immobiliari anche per la parte corrente, e non solo per l’abbattimento in conto capitale.

Possibile riduzione del fondo perequativo

Per quanto riguarda il fondo perequativo per compensare i comuni del minor gettito derivante dal passaggio dall’Imu alla Tasi, si legge su Public Policy che potrebbe essere ridotto, rispetto ai 625 milioni di euro dello scorso anno. 
Da quanto si apprende, infatti, il governo sta facendo verifiche tecniche sui gettiti Imu e Tasi per quantificare il rifinanziamento del fondo che dovrebbe essere inserito nel decreto Enti locali
La quantificazione dei 625 milioni di euro, è il ragionamento, derivava dal primo passaggio dall’Imu alla Tasi e da un quadro di conti che non è lo stesso di ora. In questo senso, quando il lavoro di revisioni tecniche di MEF e Palazzo Chigi sarà concluso, il governo potrebbe rifinanziare il fondo perequativo con meno risorse, anche molte meno rispetto ai 625 milioni di euro dello scorso anno. 

Le altre questioni

Altri temi affrontati nell’incontro a via XX settembre, quelli della rivisitazione dei mutuia cui la CDP ha provveduto con l’avvio del programma di rinegoziazione, della rimodulazione delle sanzioni per le città metropolitane eredi delle vecchie Province che hanno sforato il Patto di stabilità e naturalmente il taglio a carico delle città metropolitane, di cui i sindaci avevano discusso in mattinata in Anci nel corso di una riunione del coordinamento degli enti metropolitani.
“Ciascuna di queste questioni è stata giudicata dal governo fondata – ha osservato Fassino – ed è plausibile che le soluzioni che verranno trovate verranno inserite nel decreto legge sugli enti locali”.

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