Piccoli Comuni, le risorse e le misure del nuovo testo base

Adottato dalle Commissioni congiunte Ambiente e Bilancio della Camera un nuovo testo base per la valorizzazione dei piccoli Comuni

2 Luglio 2015
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Un Fondo per l’incentivazione della residenza nei piccoli comuni con una dotazione di 20 milioni di euro per il 2016; un Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale con 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017; un Fondo per il recupero, la tutela e la valorizzazione dei centri storici ancora con 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017; un Piano nazionale per i territori rurali finanziato con la rimodulazione di vecchi fondi Ue e la nuova Pac 2014-2020. Sono queste le risorse messe sul tavolo dal nuovo testo base per la valorizzazione dei piccoli Comuni, adottato dalle Commissioni congiunte Ambiente e Bilancio della Camera.

Il nuovo testo base è composto da 31 articoli e come il precedente tocca diversi aspetti relativi allo sviluppo dei piccoli comuni (quelli sotto i 5mila abitanti) ma il comitato ristretto che lo ha elaborato si è concentrato soprattutto sull’individuazione di nuove risorse da destinare ai piccoli centri d’Italia.

FONDO INCENTIVAZIONE RESIDENZA 
Il Fondo per l’incentivazione della residenza nei piccoli comuni viene istituito presso il MEF utilizzando (20 milioni di euro per il 2016) fondi residuali dello stesso Ministero. Queste risorse – secondo quanto si legge nel nuovo testo base – serviranno, per esempio, a finanziare contributi sui tributi riferiti all’acquisto di immobili, destinati ad abitazione principale o ad attività economiche.

Ma anche per incentivi in favore dei residenti che intendono recuperare il patrimonio abitativo, non utilizzato o in stato di degrado; agevolazioni in favore delle persone fisiche o giuridiche che acquistano a qualsiasi titolo immobili abbandonati, impegnandosi al loro recupero e al loro utilizzo per almeno un decennio; incentivi per interventi di recupero e restauro delle facciate di uno o più edifici ubicati nei centri storici; promozione di attività educative per la prima infanzia nonché di servizi socio assistenziale alle persone; agevolazioni per manifestazioni ed eventi artistici, culturali e di spettacolo; incentivi per sostenere la formazione e lo sviluppo di cooperative di comunità in grado di affiancare o sostituire i servizi pubblici diretti alla comunità locale; incentivi per favorire la formazione professionale e l’aggiornamento tecnico prioritariamente per giovani under 35 operanti nel settore forestale, nelle sue filiere e nell’arboricoltura.

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