Sono 21 le proposte di legge in Parlamento sul diritto di cittadinanza. Ed è dal 2003 che all’ordine del giorno delle Camere c’è la questione di introdurre una nuova normativa su questo fronte in Italia modificando l’attuale legge che è datata 1992. Ma, tra stop and go, il provvedimento è arrivato due volte in Aula e altrettante volte è stato rimandato in commissione per venire approfondito. E ora è fermo da quasi un anno in commissione a Montecitorio.
La maggior parte delle proposte di legge in discussione – che andranno accorpate in un testo base – prevedono l’attribuzione della cittadinanza allo straniero che risieda o soggiorni legalmente in Italia da un certo numero di anni, in diversi casi la soglia è fissata ad almeno cinque. Diverse proposte, poi, introducono una nuova categoria di soggetti cui è possibile concedere la cittadinanza: cioè i minori stranieri o apolidi che hanno frequentato integralmente un ciclo scolastico in Italia, al raggiungimento della maggiore età. Nelle diverse proposte di legge viene regolamentata anche la perdita del diritto di cittadinanza, in particolare quando si viene incriminati per reati gravi.
Le tappe
Tra il 2003 e il 2004 la Commissione Affari Costituzionali della Camera esamina diverse proposte parlamentari ed elabora un testo unificato che, dopo l’esame in commissione, approda in Aula ma viene rimandato in commissione il 16 maggio 2004. Nella XIV legislatura la Camera ci riprova. Se ne riparla a partire dal 3 agosto 2006 con una indagine conoscitiva. Nel gennaio 2008 per il testo sembrerebbe la ‘volta buona’ dopo una discussione in commissione ma la legislatura si interrompe e l’iter deve ricominciare da capo.
Anche la successiva legislatura mette all’ordine del giorno la questione ma il 12 gennaio 2010 il testo approda nuovamente in Aula e nuovamente viene rimandato in commissione per approfondimenti.
Dal 14 giugno 2012 è partito un nuovo tentativo in commissione con l’esame di alcune proposte. Il 31 luglio 2012 si è concluso l’esame preliminare delle proposte di legge ma la commissione non è riuscita a elaborare un testo base e l’esame è stato interrotto l’8 novembre 2012. Dal 27 giugno del 2013 si è ripreso l’esame alla Camera ma il testo, dopo l’ennesima indagine conoscitiva è fermo all’11 settembre dello scorso anno in commissione Affari Costituzionali.
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