Il Consiglio di Stato, sez. III, con la sentenza n. 5039 del 2015, interviene nuovamente sulla delicata questione della trascrizione nei registri dello stato civile dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero, dichiarando inammissibile, per difetto di interesse, il ricorso proposto dal sindaco, nella qualità di ufficiale di governo, contro la
circolare del 7.10.2014, con cui il Ministro dell’interno aveva stabilito l’intrascrivibilità in Italia dei predetti matrimoni; circolare, peraltro, già dichiarata legittima con le recenti pronunce della medesima sezione nn. 4897, 4898 e 4899 del 26.10.2015.
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