Parte in 27 comuni, tra cui Roma, Milano e Torino, la sperimentazione dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr), che porterà all’unificazione delle varie anagrafi locali, all’avvio del domicilio digitale e della famiglia anagrafica e di fatto alla nascita del “cittadino digitale”. L’obiettivo è un archivio unico in tutta Italia entro il 2016.
La nuova Anagrafe, ha spiegato il direttore generale dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, permetterà risparmi economici, consentirà una semplificazione e razionalizzazione delle banche dati e garantirà maggiore certezza dei dati anagrafici. “Una volta che tutti i comuni saranno entrati nel sistema, le informazioni anagrafiche saranno complete, standardizzate e prive di duplicazioni. Ciò in quanto i dati su questi eventi arriveranno all’Anagrafe tributaria non più dalle singole anagrafi comunali, ma direttamente da quella nazionale”, ha osservato. Il primo esempio è quello delle comunicazioni di nascita, che consentono di acquisire in Anagrafe tributaria i dati dei neonati certificati dai comuni. “Attualmente, grazie a questo dato, attribuiamo il codice fiscale, garantendo la qualità dei dati immessi, e inviamo direttamente a casa la tessera sanitaria, senza che il cittadino si rechi nei nostri uffici. Si tratta già di un ottimo servizio, ma l’auspicio è che, con il nuovo sistema, il flusso delle dichiarazioni di nascita, dalle strutture sanitarie ai comuni competenti alla registrazione, sia ancora più rapido”, ha sottolineato. Analogo discorso per le comunicazioni di decesso.
Tempi più rapidi si avranno anche per i cambi di residenza, mentre tutti i cittadini potranno approfittare del domicilio digitale, ovvero l’indirizzo di posta elettronica certificata che il cittadino ha facoltà di indicare come esclusivo mezzo di comunicazione con la pubblica amministrazione. Con l’Anpr, l’amministrazione fiscale avrà a disposizione inoltre anche i dati relativi alla famiglia anagrafica per “migliorare le politiche fiscali di sostegno al reddito familiare ottimizzare le verifiche sulle capacità contributiva non più legata al singolo contribuente, ma anche a tutto l’ambito familiare; verificare la spettanza di detrazioni/deduzioni per i familiari a carico; verificare e garantire il regolare pagamento di tributi legati alla composizione della famiglia; migliorare la qualità dei dati forniti al Sistema Tessera Sanitaria, ai fini del controllo del diritto all’esenzione dal pagamento del ticket”.
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