Rifiuti: aumenta la Tari nei comuni che non rispettino gli obiettivi di raccolta differenziata

Lo prevede l’art. 32 del c.d. collegato ambientale, approvato ieri alla Camera

23 Dicembre 2015
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La Camera ieri ha approvato in via definitiva con 169 sì, 32 no e 11 astenuti il cosiddetto “collegato ambientale” recante “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”.
L’articolo 32 del d.d.l. prevede, tra le altre cose, che gli obiettivi di raccolta differenziata (rd) possano essere riferiti al livello di ciascun comune invece che a livello di Ambito territoriale ottimale (Ato). Il tributo speciale per il deposito dei rifiuti solidi in discarica (la cosiddetta ecotassa) viene quindi posto direttamente a carico dei comuni, con una addizionale del 20%, che non abbiano raggiunto le percentuali di rd fissate e non più a carico dell’Autorità d’ambito, che ripartiva l’onere tra i comuni del proprio territorio.

La norma, si legge nella relazione tecnica della Ragioneria dello Stato, “non comporta nuovi oneri a carico della finanza pubblica, in quanto gli eventuali maggiori costi a carico dei comuni dovranno essere recuperati a carico dell’utenza per mezzo dei corrispondenti aumenti della Tari”.

Il commento del Ministro dell’ambiente sullìapprovazione del collegato ambientale
“Finalmente, dopo un lungo percorso – ha commentato il Ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti – il collegato ambientale è legge dello Stato: per il nostro Paese un bel passo in avanti nella direzione dell’accordo raggiunto a Parigi e dell’impegno europeo verso l’economia circolare”. 
“Non è stata un’attesa vana, perché va dato merito al Parlamento – ha aggiunto Galletti – di aver sempre lavorato con grande serietà sul testo, che presenta alcune novità strategiche per vari settori ambientali: ricordo in particolare i 35 milioni per la mobilità sostenibile, il fondo per la progettazione delle opere contro il dissesto idrogeologico, gli 11 milioni per l’abbattimento degli edifici abusivi costruiti in zone a rischio, il credito d’imposta per le imprese che lavorano alla bonifica dall’amianto”.
La nuova legge, ha proseguito il Ministro, “affronta poi con determinazione il tema degli appalti verdi, con i criteri ambientali minimi cui deve attenersi ogni pubblica amministrazione nei suoi acquisti, dai toner delle stampanti all’illuminazione, alla ristorazione. Ci sono norme innovative come il sistema del ‘vuoto a rendere’ introdotto per un anno in via sperimentale e volontaria, ma anche segnali culturali importanti come le multe per chi getta in terra mozziconi e oggetti di piccolissime dimensioni. E non dimentico una norma di civiltà come il divieto di pignoramento per gli animali d’affezione, da compagnia o quelli utilizzati a fini terapeutici e assistenziali. Questo – ha concluso Galletti – è davvero un risultato di tutti, governo e Parlamento. Il miglior modo per chiudere un 2015 straordinario per l’ambiente”.

 

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