Mozziconi per terra, le multe salate scattano dal 2 febbraio

Con l’entrata in vigore del collegato ambientale i comuni dovranno predisporre e installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale, appositi raccoglitori per la raccolta dei residui dei prodotti da fumo

27 Gennaio 2016
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A prevederlo è il cosiddetto ‘Collegato ambientale’, approvato alla Camera il 22 dicembre scorso e pubblicato come legge 28.12.2015, n. 221 nella G.U. n. 13 del 18 gennaio: dal 2 febbraio pagherà caro chi getti per terra gomme da masticare, scontrini e fazzoletti di carta.

L’articolo 40 della legge 221/2015 stabilisce che ogni comune debba provvedere a “installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi  raccoglitori  per  la  raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo”, mentre toccherà a produttori e Ministero dell’ambiente attuare campagne di informazione per “sensibilizzare i consumatori sulle conseguenze nocive per l’ambiente derivanti dall’abbandono dei mozziconi”. Il comma 3 si occupa di vietare “l’abbandono di mozziconi dei prodotti da fumo sul suolo, nelle acque e negli scarichi”.

Il divieto, con le modificazioni all’articolo 232-ter del decreto legislativo del 3 aprile 2006, è esteso ai rifiuti di piccolissime dimensioni, come “scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare”, che non potranno più essere abbandonati “sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi”. Il 50% dei proventi sarà versato all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnato a un apposito fondo, istituito presso lo stato di previsione del Ministero dell’ambiente. Chiunque violi il divieto di cui all’articolo 232-ter è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro trenta a euro centocinquanta. Se l’abbandono riguarda i rifiuti di prodotti da fumo di cui all’articolo 232-bis, la sanzione amministrativa è aumentata fino al doppio.

Uno studio dell’ENEA sostiene che accendere una sigaretta significa immettere in ambiente più di 4000 sostanze chimiche ad azione irritante, nociva, tossica, mutagena e cancerogena. Una parte di queste sostanze chimiche resta nel filtro e va a contaminare quella parte di sigaretta non fumata che comunemente chiamiamo cicca o mozzicone. Nelle cicche, quindi, è possibile trovare moltissimi inquinanti: nicotina, benzene, gas tossici quali ammoniaca e acido cianidrico, composti radioattivi come polonio-210, e acetato di cellulosa, la materia plastica di cui è costituito il filtro.

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