Nascono i caschi blu della cultura

Al via la task force italiana “Unite for heritage” sancita dal memorandum firmato ieri nella Capitale tra il governo italiano e l’Unesco

17 Febbraio 2016
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“Siamo il primo Paese che mette a disposizione dell’Unesco una task force completamente dedicata alla difesa del patrimonio culturale mondiale. Spero siano molti i paesi a seguire questa strada”: parole del Ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschini, ieri a Roma per la firma del memorandum tra Italia e Unesco per la costituzione dei caschi blu per la cultura, la task force italiana che sarà operativa da subito.
“Siamo entrati in un tempo che non pensavamo di dover vivere – ha detto Franceschini – Il patrimonio del mondo non è più minacciato nel corso di un conflitto dalle azioni di guerra, come avveniva nella seconda guerra mondiale. Ora la distruzione viene filmata e usata come propaganda, a simbolo dell’eliminazione della cultura diversa”. “Il patrimonio culturale è di tutti – ha concluso – e tutti abbiamo il dovere di proteggerlo e difenderlo”.

“La nostra risposta” agli attacchi contro il patrimonio artistico e culturale – ha commentato la direttrice dell’Unesco Irina Bokova – “è la ricostruzione di un mausoleo, il restauro degli scritti della sapienza islamica, dalla matematica all’astronomia. La nostra risposta è nella ricostruzione del ponte di Mostar”.

Gentiloni: passo importante contro il terrorismo
“La coalizione Unite Heritage “è un pezzo molto italiano per la strategia dell’antiterrorismo. Molto italiano, ma che altri paesi e l’Unesco condividono e che, col passare del tempo, diventerà sempre più importante per il contrasto al terrorismo”: così il Mistero degli esteri Gentiloni, presente alla cerimonia. Gli attacchi terroristici mirano a “cancellare la diversità e il pluralismo”. “Con questa iniziativa  – ha aggiunto – diamo il buon esempio, è l’Italia che fa l’Italia, e in una giornata come questa di oggi possiamo esserne orgogliosi”.

Come funzionerà la task force
L’unità specializzata è formata dal nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale e dagli istituti del Mibact, istituto superiore per la conservazione e il restauro, opificio delle pietre dure, istituto centrale per la documentazione e il catalogo e istituto centrale per la conservazione e il restauro per il patrimonio archivistico e librario.

La formazione a Torino
Alle terme di Diocleziano, durante una cerimonia affollatissima, anche il sindaco di Torino, Fassino, che con Franceschini e Gentiloni ha firmato un accordo internazionale per l’istituzione del nuovo centro di formazione Unesco nel capoluogo piemontese. Verranno così formati a Torino anche i funzionari che si occuperanno della difesa del patrimonio artistico e cultura del pianeta.

Un’iniziativa fortemente voluta dall’Italia
“L’Italia – ha detto Franceschini – è stata il primo Paese a parlare di caschi blu della cultura”, in seguito all’indignazione per le distruzioni di siti archeologici compiute dall’Isis. Un progetto che ha preso il via lo scorso ottobre quando è stata approvata una risoluzione all’Unesco presentata dall’Italia e cofirmata da 53 Paesi.

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