Beni culturali: la norma che tutela le botteghe storiche

La misura è rivolta a regolare le attività commerciali nelle zone di pregio di borghi e città. Le parole del ministro Franceschini

21 Giugno 2016
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Nel decreto legislativo approvato lo scorso 15 giugno dal Consiglio dei ministri (e trasmesso al Parlamento) è stata introdotta una norma che consentirà ai sindaci di tutelare le botteghe storiche. Il provvedimento è rivolto a regolare le attività commerciali nelle zone di pregio di borghi e città preservando i negozi che siano l’espressione dell’identità culturale dei luoghi. 

Si tratta di una norma che si pone in continuità con gli obiettivi indicati dall’art. 52 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. 42/2004). “La norma – spiega il ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini -prevede che i comuni, d’intesa con le regioni, possano individuare zone aventi particolare valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico in cui vietare o subordinare ad autorizzazione l’esercizio di attività commerciali non compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale”.

Va ricordato a tal riguardo che il Codice dei beni culturali conferisce ai Comuni la possibilità di vietare quelle attività che interferiscano con il decoro dei monumenti e delle aree interessate da flussi di turisti. Eventuali siti potranno essere spostati altrove a seguito del pagamento di un indennizzo.

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