90 giorni per presentare i piani di intervento per infanzia e anziani

L’Autorità di gestione pubblica le linee guida per la ripartizione dei fondi, modelli di domanda e note esplicative

27 Gennaio 2015
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Sono state adottate, con due decreti del 26 gennaio, le Linee Guida del II Riparto del Programma Nazionale Servizi di Cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti.

Decreto 359/PAC del 26 gennaio 2015, linee guida secondo atto di riparto – anziani
Decreto 360/PAC del 26 gennaio 2015, linee guida secondo atto di riparto – infanzia

Lo stanziamento dei piani di intervento prevede 238 milioni di euro per l’infanzia e 155 per gli anziani.

Con i decreti dell’Autorità di gestione sono stati adottati “formulari” e “linee guida”, corredati di modello di domanda e nota esplicativa, con tutte le indicazioni utili per la presentazione dei Piani di Intervento da parte degli ambiti/distretti sanitari, socio-sanitari o socio-assistenziali che hanno sede nelle regioni dell’Obiettivo convergenza Calabria, Campania, Puglia, Sicilia. Per facilitare la predisposizione dei piani da parte dei beneficiari è prevista anche una “compilazione guidata” sia dei formulari che delle schede di intervento.

I piani di intervento da parte dei beneficiari devono essere presentati entro 90 giorni dall’adozione delle Linee Guida e dei Formulari.

Per quanto riguarda l’infanzia, le linee guida prescrivono che vengano assicurati per l’anno scolastico 2015/2016 e 2016/2017, livelli di presa in carico almeno pari a quelli già programmati per l’anno scolastico 2014/2015.

Per gli anziani, invece, dovranno essere assicurati per il 2015 e il 2016, livelli superiori a quelli già programmati per il 2014.

I decreti fanno seguito a una preliminare fase di consultazione, aperta il 22 dicembre 2014 e conclusa il 9 gennaio scorso, rivolta anche ai componenti del Comitato di indirizzo e Sorveglianza (C.I.S.) e agli ambiti/distretti. Alla consultazione hanno risposto tutte le quattro regioni interessate, l’ambito territoriale di Eboli, i rappresentanti della Confindustria, della CISL e della Confcommercio.

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