Legge Piccoli Comuni alla prova dei fatti
“Una legge – ha spiegato Castelli – che ci potrà consentire di mantenere servizi, di fare investimenti e di rilanciare lo sviluppo locale. Tutti i livelli di governo dovranno tener conto di questo nuovo ordinamento e uniformare le loro politiche agli obiettivi primari di questa legge, così come i futuri provvedimenti statali e regionali dovranno interpretare al meglio le finalità strategiche ed operative della legge sui Piccoli Comuni”.
Un passo importante, dunque, sarà quello di applicare concretamente la legge anche attraverso un’azione capillare sui territori, come sottolineato anche da Realacci, per favorire le comunità locali, attraverso la copertura della banda larga, il rilancio del turismo e le scuole, primo presidio per contrastare l’esodo dai piccoli centri.
Il primo passo avanti per risolvere i problemi
“La presenza dell’onorevole Realacci ai lavori – ha continuato Castelli – è stata molto rilevante e la Consulta ha dato atto della sua determinazione nel portare avanti questa proposta di legge attesa da lungo tempo. Adesso è il momento di utilizzare questo provvedimento anche come stimolo per realizzarne concretamente la ratio che lo ha ispirato. Vogliamo collaborare con tutti i parlamentari perché non vogliamo che rimanga una legge di principio, ma possa veramente diventare uno strumento operativo a favore dei territori”.
“Sappiamo che non è la risoluzione di tutti i nostri problemi ma è sicuramente il primo passo avanti per risolverli. L’Associazione dei Comuni è pronta corpo e gambe all’attuazione dell’Agenda Controesodo approvata a San Benedetto del Tronto nel luglio scorso e che questo importante provvedimento consente ora di avviare. Nel frattempo – ha concluso il coordinatore Piccoli Comuni ANCI – nella Legge di Bilancio chiediamo e auspichiamo già una maggiore dotazione del Fondo ad oggi previsto dalla legge, oltre che il rispetto dei termini e procedure semplificate per l’erogazione delle risorse stanziate”.
>> CONSULTA IL TESTO DELLA LEGGE PICCOLI COMUNI (l. 6 ottobre 2017, n. 158).
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